RETE180 - LA VOCE DI CHI SENTE LE VOCI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sur l'Adamant, documentario del regista Nicolas Philibert, ci porta sulle acque della Senna a Parigi, a bordo di una struttura davvero particolare: l'Adamant. Non si tratta di una nave qualsiasi, bensì di un centro diurno per persone con disagio psichico.

Il film si allontana da un approccio clinico o pietistico. Philibert adotta uno sguardo delicato e rispettoso, lasciando che siano gli utenti dell'Adamant a raccontare le loro storie, i loro sogni e le loro frustrazioni. Attraverso dialoghi sinceri e momenti di vita quotidiana, emergono la sofferenza, la fragilità, ma anche la forza e la voglia di riscatto di questi individui.

Il documentario si basa principalmente sulle voci dei protagonisti. Ascoltiamo le loro riflessioni sulla malattia, sulla società e sul loro posto nel mondo.
Sguardo umanista: Philibert non cerca di drammatizzare la situazione. Piuttosto, ci mostra la vita sull'Adamant con una certa leggerezza, a tratti quasi giocosa, che permette di entrare in connessione con le persone che la animano.
Sur l'Adamant ci invita a riflettere sul tema della malattia mentale e sul ruolo delle strutture di cura. Il centro galleggiante diventa un simbolo di apertura e di dialogo con la "diversità".

Se cercate un documentario che spieghi le problematiche psichiatriche in dettaglio, questo potrebbe non essere il film adatto. L'attenzione è rivolta principalmente sull'aspetto umano.
Ritmo contemplativo: Sur l'Adamant ha un ritmo lento e contemplativo. Lasciatevi trasportare dalle immagini e dai dialoghi senza fretta.
Sur l'Adamant è un documentario toccante e necessario. Ci offre uno sguardo inedito su un mondo spesso invisibile, ricordandoci l'importanza dell'ascolto, dell'empatia e dell'inclusione. Consigliato a chi è interessato a storie umane autentiche e a riflessioni sulla società di oggi.